La Ninna su Tg1 Mattina
Servizio di Rainews
Articolo di Rainews sul nostro impegno presso l’ex area industriale di via Druento.
Il veterinario Massimo Vacchetta e gli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana di Torino hanno utilizzato otto gabbie per recuperare un gruppo di ricci dall’ex area industriale di via Druento, dove sono in corso lavori per un housing sociale. L’intervento degli animalisti ha temporaneamente bloccato i lavori per permettere il salvataggio di questi animali, tra cui anche pipistrelli. I ricci saranno ospitati al centro “La Ninna” a Novello, Cuneo, e verranno gradualmente reintrodotti alla vita selvatica. Gli interventi di recupero proseguiranno anche nelle ore notturne, supportati da termocamere.
TG1 su ex area industriale di via Druento
Siamo stati recentemente protagonisti di un servizio del TG1, che ha messo in luce la nostra determinata battaglia per proteggere i ricci che abitano l’ex area industriale di via Druento a Torino. Questi piccoli creature, spesso dimenticate, stanno affrontando la distruzione del loro habitat naturale. Grazie al supporto e alla visibilità offerta dal TG1, speriamo di raccogliere più attenzione e aiuto per questa importante causa.
Anche IO Donna parla della Ninna
NOVELLO. Da non crederci quanti giornali e testate importanti stanno raccontando del Centro Recupero Ricci La Ninna e di cosa fa il suo fondatore Massimo Vacchetta.
Guardate qui l’articolo appena uscito (il 6 novembre 2021) su Io Donna, l’inserto al femminile del Corriere della Sera
Grazie a Rosanna Campisi per l’attenzione che ci ha dedicato e per la sensibilità dimostrata
Ohga con la Ninna vince il premio Bonfanti
PREMIO. La giornalista Sara Del Dot ha ottenuto il premio Bonfanti 2021 per un articolo su Massimo Vacchetta e il Centro Recupero Ricci La Ninna.
Leggete QUI
Volete leggere l’articolo originale, quello che ha meritato il premio? eccolo QUI
Vu
Quest’anno altri premi sono arrivati alla Ninna…Hai letto del Pet Carpet Film Festival? clicca QUI
Esce il 19 ottobre Raccontami qualcosa di bello, l’ultimo libro di Massimo Vacchetta
NOVITà IN LIBRERIA Raccontami qualcosa di bello l’ultimo libro di Massimo Vacchetta, il veterinario fondatore del Centro Recupero Ricci La Ninna, uscirà in tutte le librerie d’Italia il 19 ottobre.
Pubblicato da Sperling & Kupfer come il precedente best seller 25 grammi di felicità, Raccontami qualcosa di bello è un libro capace di toccare, ancora una volta, le più profonde corde del cuore.
Non ci saranno solo ricci in questa storia commovente e delicata, ma una creatura molto più grande, immersa (è il caso di dirlo) in tutto un altro mondo rispetto ai cespugli e al sottobosco in cui vivono gli amici spinosi del Centro Recupero Ricci La Ninna.
Sì perché Raccontami qualcosa di bello è la storia del salvataggio di Kasya, la delfina triste che rischiava di morire di solitudine nel delfinario ormai chiuso e fatiscente di Teheran. Un’epica impresa di salvataggio, che coinvolge volontari appartenenti a diversi Paesi e associazioni di profilo internazionale e locale.

In queste pagine, Massimo alterna la cura dei suoi piccoli pazienti con l’impegno spasmodico per risolvere difficoltà e imprevisti che di continuo si frappongono tra Kasya e la sua nuova vita, in salvo. In pagine indimenticabili per empatia e umanità, l’autore ci svela come «la cura» per lui sia una filosofia di vita, basata sugli unici valori che possono garantire alla nostra specie un futuro accettabile: passione, solidarietà, amore per i più fragili e attenzione per ogni essere vivente.
Valeria Pelle
Vanity Fair parla di noi e di Kasya
Volete leggerlo per intero sul web? cliccate qui
I ricci della Ninna protagonisti su Arte tv
GERMANIA Un meraviglioso documentario presenterà al pubblico tedesco, francese e nordeuropeo le storie e le emozioni del Centro Recupero Ricci La Ninna.
Siete curiosi di vederlo? ora è possibile! Vi presentiamo ora qui una versione da 32 minuti
Clicca qui per vedere il documentario di Arte tv
Protagonisti i nostri piccoli spinosetti, ma anche, naturalmente, il veterinario Massimo Vacchetta, fondatore del Centro, e i molti volontari che gravitano attorno al piccolo ospedale dei ricci di Novello.
La lettura del libro “25 grammi di felicità” ha fornito agli autori lo spunto per il docufilm, che ha come tema principale proprio la storia del veterinario novellese, fondatore del Centro di recupero. Nel documentario si racconta tutto: dalla professione veterinaria negli allevamenti di bovini alla crisi esistenziale che ha dato origine a una intensa presa di coscienza della fragilità e sensibilità degli animali e, di conseguenza, all’abbandono dell’attività sugli animali da reddito per dedicarsi totalmente e volontariamente ai selvatici più indifesi.
Il documentario, realizzato da una eccezionale troupe tedesca a maggio 2021, è stato tradotto anche in francese, sarà sottotitolato per il pubblico spagnolo e, nella sua versione più estesa, sarà inserito nel palinsesto di documentari di Arte tv, fruibile dal pubblico di Germania, Francia e Nord Europa.
La “prima” su Arte tv , la rete culturale franco-tedesca, sarà sabato 17 ottobre alle 20.
Guardatela in streaming!!!
Il San Francesco dei ricci ha vinto il Pet Carpet Film Festival
CINECITTA’ STUDIOS. Primo classificato al Pet Carpet Film Festival! È questo lo straordinario risultato ottenuto dal docufilm di Alessandro Ingaria intitolato Il San Francesco dei ricci.
Quattro minuti di straordinaria intensità, in cui il giovane regista e videomaker cebano Alessandro Ingaria e il cameraman Gianmarco Serra sono riusciti a riassumere storie ed emozioni che ruotano attorno al veterinario Massimo Vacchetta e al Centro Recupero Ricci La Ninna.

Dopo il battage mediatico dei giorni scorsi, su moltissime testate giornalistiche cartacee e web, e dopo aver letto i nostri articoli che annunciavano la semifinale prima e la finale poi, moltissimi amici della Ninna, sparsi in tutta italia, e tutti qui al Centro (anche i ricci ) hanno seguito con trepidazione la finale, condotta da Enzo Salvi ed Edoardo Stoppa, fino al risultato e alla proclamazione della vittoria nella sezione DocuPet.
Tra coloro che seguivano da casa la serata c’era anche il regista Alessandro Ingaria. Alessandro, come è stato assistere a questo evento cosi importante da distante?
E’ la prima volta che partecipo al PET Carpet Film Festival e poter raggiungere la finale è stata una grandissima gioia, sia per il documentario che per la storia che esso racconta. L’idea del video è nata dalla volontà di raccontare una grande storia d’amore. Una storia di amore verso questi piccoli animali che ha travolto un veterinario durante una fase di crisi della sua vita. Un amore verso i più deboli e fragili, che può far parte del Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi. E da qui è nato il titolo.
Quando avete realizzato le riprese e quanto tempo è stato necessario per girare?
Le riprese sono state realizzate durante 5-6 incontri avvenuti tra Agosto 2020 e Maggio 2021
Qual è l’elemento comune dei suoi docufilm e quali temi preferisce trattare?
Nei miei documentari cerco soprattutto di trasmettere poesia. Unire immagini, parole e suoni per raggiungere l’intimo delle persone. Cerco di fare in modo che il documentario trasmetta di più tramite il non detto, il suggerito, rispetto alle semplici parole e racconti, affinché ognuno lo completi con la sua personale sensibilità. I temi a me più affini sono le storie che vanno oltre le parole e le immagini e che contengono intime emozioni. Molto spesso mi occupo dei più fragili e di quanti vengono ritenuti diversi: “l’altro da sé”.
Come verrà distribuito il docufilm su Massimo Vacchetta e il Centro La Ninna?
Mi piacerebbe che fosse usato nelle scuole, nei laboratori curati dal Centro La Ninna. Sulla distribuzione futura per ora ci sono idee, ma nulla di certo. La distribuzione purtroppo è sempre un po’ il “tallone di Achille” dei registi indipendenti.
Volete rivedere il video? Basta cliccare qui sotto
Può dirci di cosa si sta occupando adesso?
Ora sto lavorando a un documentario lungo che parla proprio dell’accettazione dell’altro da sé come salvezza dei propri dolori, fisici ed emotivi, che si intitolerà Nostra Signora del Labirinto. Sta per uscire il documentario Exodos, appena completato, che parla delle rotte migranti attraverso la voce e le foto di 14 talentuosi fotoreporter italiani e non solo.
Conosciuto meglio il profilo del regista e ideatore del docufilm vincitore, eccovi la videodedica di Enzo Salvi, al termine del Pet Carpet Film Festival, per Massimo Vacchetta:
Ed ecco i complimenti di Edoardo Stoppa per Massimo Vacchetta e il Centro Recupero Ricci La Ninna! Grazie di cuore!
Valeria Pelle