Il San Francesco dei ricci ha vinto il Pet Carpet Film Festival
CINECITTA’ STUDIOS. Primo classificato al Pet Carpet Film Festival! È questo lo straordinario risultato ottenuto dal docufilm di Alessandro Ingaria intitolato Il San Francesco dei ricci.
Quattro minuti di straordinaria intensità, in cui il giovane regista e videomaker cebano Alessandro Ingaria e il cameraman Gianmarco Serra sono riusciti a riassumere storie ed emozioni che ruotano attorno al veterinario Massimo Vacchetta e al Centro Recupero Ricci La Ninna.

Dopo il battage mediatico dei giorni scorsi, su moltissime testate giornalistiche cartacee e web, e dopo aver letto i nostri articoli che annunciavano la semifinale prima e la finale poi, moltissimi amici della Ninna, sparsi in tutta italia, e tutti qui al Centro (anche i ricci ) hanno seguito con trepidazione la finale, condotta da Enzo Salvi ed Edoardo Stoppa, fino al risultato e alla proclamazione della vittoria nella sezione DocuPet.
Tra coloro che seguivano da casa la serata c’era anche il regista Alessandro Ingaria. Alessandro, come è stato assistere a questo evento cosi importante da distante?
E’ la prima volta che partecipo al PET Carpet Film Festival e poter raggiungere la finale è stata una grandissima gioia, sia per il documentario che per la storia che esso racconta. L’idea del video è nata dalla volontà di raccontare una grande storia d’amore. Una storia di amore verso questi piccoli animali che ha travolto un veterinario durante una fase di crisi della sua vita. Un amore verso i più deboli e fragili, che può far parte del Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi. E da qui è nato il titolo.
Quando avete realizzato le riprese e quanto tempo è stato necessario per girare?
Le riprese sono state realizzate durante 5-6 incontri avvenuti tra Agosto 2020 e Maggio 2021
Qual è l’elemento comune dei suoi docufilm e quali temi preferisce trattare?
Nei miei documentari cerco soprattutto di trasmettere poesia. Unire immagini, parole e suoni per raggiungere l’intimo delle persone. Cerco di fare in modo che il documentario trasmetta di più tramite il non detto, il suggerito, rispetto alle semplici parole e racconti, affinché ognuno lo completi con la sua personale sensibilità. I temi a me più affini sono le storie che vanno oltre le parole e le immagini e che contengono intime emozioni. Molto spesso mi occupo dei più fragili e di quanti vengono ritenuti diversi: “l’altro da sé”.
Come verrà distribuito il docufilm su Massimo Vacchetta e il Centro La Ninna?
Mi piacerebbe che fosse usato nelle scuole, nei laboratori curati dal Centro La Ninna. Sulla distribuzione futura per ora ci sono idee, ma nulla di certo. La distribuzione purtroppo è sempre un po’ il “tallone di Achille” dei registi indipendenti.
Volete rivedere il video? Basta cliccare qui sotto
Può dirci di cosa si sta occupando adesso?
Ora sto lavorando a un documentario lungo che parla proprio dell’accettazione dell’altro da sé come salvezza dei propri dolori, fisici ed emotivi, che si intitolerà Nostra Signora del Labirinto. Sta per uscire il documentario Exodos, appena completato, che parla delle rotte migranti attraverso la voce e le foto di 14 talentuosi fotoreporter italiani e non solo.
Conosciuto meglio il profilo del regista e ideatore del docufilm vincitore, eccovi la videodedica di Enzo Salvi, al termine del Pet Carpet Film Festival, per Massimo Vacchetta:
Ed ecco i complimenti di Edoardo Stoppa per Massimo Vacchetta e il Centro Recupero Ricci La Ninna! Grazie di cuore!
Valeria Pelle
Il San Francesco dei ricci è in finale al Pet Carpet Film Festival
CINECITTA‘. Siamo in finale al Pet Carpet Film Festival!
Al termine dell’emozionante serata di ieri, abbiamo appreso che il docufilm intitolato “Il San Francesco dei ricci”, realizzato da Alessandro Ingaria, ha superato la selezione e ha avuto accesso alla finale del prestigioso concorso, giunto ormai alla quarta edizione.
Il giovane e talentuoso regista cebano ha realizzato un docufilm che è riuscito a ottenere i consensi del pubblico e della critica, raccontando la storia di Massimo Vacchetta, il veterinario che ha dato vita al nostro Centro.
Volete vederlo in anteprima? Eccolo qui
Ideato e coordinato dalla giornalista Federica Rinaudo che riveste anche il ruolo di Direttore Artistico, Pet Carpet Film Festival è nato con l’obiettivo di informare, educare e sensibilizzare l’opinione pubblica, proprio grazie alle numerose storie raccolte e raccontate tramite brevi video, sull’importanza di creare una società più rispettosa degli animali e dell’ambiente.
La manifestazione sta raccogliendo i consensi delle maggiori testate e agenzie di stampa.
Questa sera, sabato 25 settembre, nella prestigiosa sala Federico Fellini, all’interno di Cinecittà Studios condurranno la finale due grandi amanti degli animali: Jimmy Ghione e Edoardo Stoppa, che scalderanno la serata grazie all’innegabile passione per gli animali che da sempre li contraddistingue.
Qui alla Ninna c’è molta attesa per il verdetto della Giuria, presieduta da Enzo Salvi, presente dalla prima edizione del festival….Vi aggiorneremo sugli esiti della serata…
Incrociate le dita con noi!
Valeria Pelle
La Ninna in semifinale al Pet Carpet Festival
CINECITTA‘. La quarta edizione di Pet Carpet Festival ha preso il via questa sera, venerdì 24 settembre, negli studi di Cinecittà e il Centro Recupero Ricci La Ninna è tra i protagonisti della serata.
Vi ricordate la storia di Kasya, la delfina triste che stava morendo nell’ormai fatiscente Milad Tower Dolphinarium di Teheran? Era inizio gennaio quando, con enormi sforzi economici e diplomatici, siamo riusciti a portarla via con un volo aereo, noleggiato appositamente per trasferirla a Kish Island, dove ha trovato un altri delfini con cui giocare e una struttura in ottime condizioni.
Eravamo chiusi in pieno lockdown, ma i nostri cuori erano là, sull’aereo, con il team internazionale che la stava trasportando in salvo. Insieme ai veterinari c’erano anche il videomaker Katayoon Jahangiri e il cameraman e fotoreporter Moahamad Norouzian, entrambi iraniani.
Ne hanno parlato il Tg1 e il Tg5, il Corriere della Sera e tutti i maggiori quotidiani nazionali, oltre alle riviste che si occupano di animali, da Amici di casa
Da questo viaggio straordinario è nato un docufilm, Il sospiro di Kasya, che oggi è in semifinale!
Volete guardarlo? Eccolo qui!
E non è finita qui!
Se Il sospiro di Kasya racconta la storia di un enorme impegno del Centro Recupero Ricci La Ninna a favore di progetto internazionale, un altro docufilm: Il San Francesco dei ricci, anch’esso in semifinale, testimonia la storia di Massimo Vacchetta e di come è nato il Centro Recupero Ricci.
Diretto da Alessandro Ingaria, si compone delle riprese realizzate dallo stesso Ingaria, insieme a Gianmarco Serra. In quei 4 minuti Kalì, Cespuglio e Spazzola sono i protagonisti, insieme al veterinario Massimo Vacchetta, di un racconto schietto e “domestico”, che testimoniala storia e la vita del centro, con uno stile immediato e una tessitura genuina, .
Guardatelo cliccando qui sotto
Fateci sapere cosa ne pensate, cosa vi ha colpito… La vostra opinione è preziosa !
Comunque, per noi, è già una grande emozione essere approdati in semifinale…e chissà cosa accadrà poi…
Valeria Pelle